Viandanti, lasciate le vostre tracce sul mio selciato...

giovedì 11 agosto 2011

...Mi vedete?

 

Bene, se mi vedete, mi ascoltate, e se mi ascoltate, starete attenti a quello che vi racconto. 

Stamani, mi è arrivata una lettera da un'amica. Riesco a manipolare il computer della biblioteca, quando mi va e...beh...è capitato di essermi fatta un'amica di penna. Solo...che lei non sa che sono morta. 

Guardate che bizzarra coincidenza! 
La mia amica, racconta a me di un'esperienza inquietante, fatta a casa sua con un fantasma! 
Mi verrebbe da ridere se avessi il fiato...ma non ce l'ho, quindi proseguiamo...

                                                                                                                             Portici, 11 agosto 2011

Cara Ruth,
ah! Ruth! Non puoi immaginare che razza di esperienza ho fatto!
Stamattina, mi trovavo in salotto, china sulla mia scrivania. Stavo disegnando due dei personaggi protagonisti dei miei racconti. 

D'un tratto ho sentito la voce di mia madre che mi chiamava da giù al palazzo. Dal tono della voce intuii che era spazientita perchè, quando assume quel tono di voce, di solito, è perchè mi chiama da tre ore e io non la sento. Ma poi mi chiedo: 'E' impossibile che stia giù! Come ho fatto a non accorgermi che è scesa se sto praticamente azzeccata alla porta d'ingresso?'.
Faccio spallucce e mi dico 'Vabéh...magari sarò svampita io che non l'ho vista...' e mi vado ad affacciare al balconcino del salotto, quello piccolo la cui vista dà sulla scalinata d'ingresso del palazzo, da dove proveniva la voce. 

Ma non vedo anima viva. E' piena mattinata. Il sole splende e il silenzio è imperturbabile. 

Mi sposto dal balconcino piccolo a quello dell'altra parte della casa, che affaccia sul cortile e sul parcheggio condominiale. 

Ecco di nuovo la voce. 

'No! Vieni di qua, vieni di qua!' mi urla. 

Ma io non vedo niente. Assolutamente niente. E non capisco. 

La voce non la sento più, così rientro in casa  e passo per la camera da letto dei miei. 

Indovina chi ci trovo? Mia madre. 

Non è scesa e non sta urlando. E' vestita per andare a fare la spesa ed è intenta a truccarsi di fronte allo specchio. E io rimango scioccata di fronte alla porta della stanza. 

' Mamma...mica mi hai chiamata?'

Lei aggrotta le sopracciglia e risponde 'No! Non ti ho chiamato proprio...'

Poi me ne vado e ritorno a ciò che stavo facendo prima. Pazzesco. Eppure la voce era la sua. 

Sarà stato uno spirito?

Baci, Dalìn.   



A dir poco sbalorditivo...sarà qualche altro mio simile che si diverte a prenderla in giro...
In tal caso, la prossima volta, le chiederò di salutarmelo! 
Bon Nuit, miei cari forestieri. E spero di avervi messo la pelle d'oca dal momento che...questa storia che ho raccontato non è una favoletta inventata. E' successo sul serio.



...Sappiatelo...