Viandanti, lasciate le vostre tracce sul mio selciato...

venerdì 20 aprile 2012

Aneddoto n°3

Lezione di Fisica

La professoressa e gli alunni di quinta si dovevano organizzare per delle interrogazioni programmate. Capitò una settimana che era spaccata da un ponte di due o tre giorni, ma loro organizzarono le interrogazioni per la settimana entrante . 

Ovviamente, avevano detto così alla prof. prima che passasse il ponte festivo. Cosa successe?

Quando tornarono il venerdì che apparteneva ancora a quella settimana, la professoressa aveva impostato i suoi progetti per quella che lei considerava 'settimana entrante', ovvero quando erano tornati dal ponte. Gli alunni si ritrovarono spiazzati e non erano preparati per essere interrogati in fisica. 

La prof, invece di chiarire si sentì presa in giro e si arrabbiò terribilmente.

'Voi avevate detto la settimana entrante, e la settimana entrante è questa! Me l'avete detto voi con le vostre parole!' 


.....E, affermazione insolita:

'E L'ITALIANO NON E' UN OPINIONE!'

........

O___O

i connotati dovrebbero essere un po' cambiati da questo punto di vista...

 

 

Aneddoto n°2

Come nacque il signor Dell'acqua

Voi magari pensate che un ragazzo a diciassette anni compiuti, dovrebbe avere una più pallida idea di che cosa sia il sesso, o la masturbazione o, minimo, un'idea in generale di cosa sia l'educazione sessuale. 

VI SBAGLIATE DI GROSSO.

Il signor Gerbillo abitava a Napoli e ogni tanto una scampagnata con gli amici se la faceva (non pensate a male). Una volta tutto spaventato parlò a uno di questi suoi amici di un evento mai accaduto prima d'ora in vita sua:

'Totore, Totò, agg' fatt 'na cosa brutt!' disse elegantemente il signor Gerbillo. 
Al che sconvolto, il nostro Totore gli chiede 'perché, che hai fatto?'
E l'altro 'nun 'o pozz ricr!'

'Perché dai, si può risolvere, magari!'

dopo una lunga ed imbarazzante pausa il nostro signor Gerbillo prende la parola 'm' song fatt' 'o pesc' in man!'

'...embé?'

'E' 'sciùt l'acqua!'

O__________________O

Ovvero, conosciuto come sperma. 
La disinformazione è pericolosa, ragazzi, specialmente se ci scappa qualche incinta di troppo U.U

Ora rimanere incinte pare che vada di moda. -.-''

Detto, questo, ecco come il signor Gerbillo, venne ribattezzato come il signor Dell'acqua. 


Aneddoto 1°

Un tizio disperato in una chat di un blog
'E dai, e dai, ti posso inviare delle foto mie?'
'Guarda, non mi interessano'
'Ti prego, eddai, voglio sapere cosa ne pensi!'
'Ma guarda...non penso che...'
'Eddai, solo una!'
E la invia senza che abbia dato alcun consenso.

Cosa mi appare? Una foto di un ragazzo? No....bensì, la foto del suo pene!
'Allora?...che ne pensi?'

----o.o-----

'...Che ne penso?'
'Sì, sì, che ne pensi?'
'CHE NE PENSO? E' UN CAZZO! COSA VUOI CHE NE POSSA PENSARE???'
'Ma ti piace?'

No, a sto punto mi rompo e faccio una bella cosa:

'Senti...e vuoi vedere invece una foto mia?'
'Sì, sì, che mi mandi?'
'La vedrai subito'

Cerco su google, prendo la foto di un culo moscio di una signora anziana di 80 anni, gliela mando e faccio:'Ecco, questa sono io.'

Blocco e chiudo, poi penso: ma che tristezza.

giovedì 11 agosto 2011

...Mi vedete?

 

Bene, se mi vedete, mi ascoltate, e se mi ascoltate, starete attenti a quello che vi racconto. 

Stamani, mi è arrivata una lettera da un'amica. Riesco a manipolare il computer della biblioteca, quando mi va e...beh...è capitato di essermi fatta un'amica di penna. Solo...che lei non sa che sono morta. 

Guardate che bizzarra coincidenza! 
La mia amica, racconta a me di un'esperienza inquietante, fatta a casa sua con un fantasma! 
Mi verrebbe da ridere se avessi il fiato...ma non ce l'ho, quindi proseguiamo...

                                                                                                                             Portici, 11 agosto 2011

Cara Ruth,
ah! Ruth! Non puoi immaginare che razza di esperienza ho fatto!
Stamattina, mi trovavo in salotto, china sulla mia scrivania. Stavo disegnando due dei personaggi protagonisti dei miei racconti. 

D'un tratto ho sentito la voce di mia madre che mi chiamava da giù al palazzo. Dal tono della voce intuii che era spazientita perchè, quando assume quel tono di voce, di solito, è perchè mi chiama da tre ore e io non la sento. Ma poi mi chiedo: 'E' impossibile che stia giù! Come ho fatto a non accorgermi che è scesa se sto praticamente azzeccata alla porta d'ingresso?'.
Faccio spallucce e mi dico 'Vabéh...magari sarò svampita io che non l'ho vista...' e mi vado ad affacciare al balconcino del salotto, quello piccolo la cui vista dà sulla scalinata d'ingresso del palazzo, da dove proveniva la voce. 

Ma non vedo anima viva. E' piena mattinata. Il sole splende e il silenzio è imperturbabile. 

Mi sposto dal balconcino piccolo a quello dell'altra parte della casa, che affaccia sul cortile e sul parcheggio condominiale. 

Ecco di nuovo la voce. 

'No! Vieni di qua, vieni di qua!' mi urla. 

Ma io non vedo niente. Assolutamente niente. E non capisco. 

La voce non la sento più, così rientro in casa  e passo per la camera da letto dei miei. 

Indovina chi ci trovo? Mia madre. 

Non è scesa e non sta urlando. E' vestita per andare a fare la spesa ed è intenta a truccarsi di fronte allo specchio. E io rimango scioccata di fronte alla porta della stanza. 

' Mamma...mica mi hai chiamata?'

Lei aggrotta le sopracciglia e risponde 'No! Non ti ho chiamato proprio...'

Poi me ne vado e ritorno a ciò che stavo facendo prima. Pazzesco. Eppure la voce era la sua. 

Sarà stato uno spirito?

Baci, Dalìn.   



A dir poco sbalorditivo...sarà qualche altro mio simile che si diverte a prenderla in giro...
In tal caso, la prossima volta, le chiederò di salutarmelo! 
Bon Nuit, miei cari forestieri. E spero di avervi messo la pelle d'oca dal momento che...questa storia che ho raccontato non è una favoletta inventata. E' successo sul serio.



...Sappiatelo...